29 settembre 2008

Sulla cresta dell'onda

Nel caso dei primi prototipi di apparecchi per la ricezione di segnali radio, si puo' dire che siano degli

"Antennati"

26 settembre 2008

Dopo Pechino

Dopo lo scandalo di atleti che facevano ricorso a sostanze proibite, la Cina ha deciso di dare un giro di vite, creando un organismo di controllo indipendente. A presiederlo sarà chiamato il dottor

"Antì Do Ping"

N.b. Grazie a Jacopo Strapparava che non solo ha fornito l'ispirazione ma che oggi compie anche 14 anni!

24 settembre 2008

Acconciature Dubbiose

L'altro giorno un mio amico non sapeva se andare a farsi le treccine o guardare con noi la partita. A un certo punto sono sbottato:

"Oreste, o resti o rasta!"

N.b. Grazie a Carlo Strapparava per l'ispirazione

22 settembre 2008

Gorgonzola e Comunismo

Recentemente stavo leggendo un libro molto forte, "La caduta del vento leggero" di Giovanni Cominelli. Ad un certo punto mi sono imbattuto in un racconto che avevo sentito anni fa e che ha condizionato il mio pensiero politico per diversi anni, provocando continue crisi.

L'aneddoto racconta di un operaio comunista che negli anni trenta fugge dal fascimo diretto verso la madre Russia, per lui terra promessa (politicamente parlando). Arrivato in questa terra scopre che il formaggio piu' buono del mondo, il Gorgonzola, qui non e' conosciuto. Fedele alla linea politica (un po' meno a quella salutista), e convinto che la rivoluzione proletaria passi anche attraverso il Gorgonzola, decide di produrlo nel kolchoz a cui era stato destinato. Purtroppo il nostro operaio non aveva fatto i conti con la stupidita' burocratica figlia del totalitarismo: scoperto a praticare dei piccoli fori nel formaggio e ad introdurvi delle erbe fermentanti fu accusato di sabotaggio e condannato alla fucilazione. A questo punto i finali divergono: c'e' chi dice che si sia fatto 30 anni di gulag, chi dice che sia stato effettivamente fucilato, chi, ancora, sostiene che sia stato salvato in extremis da un alto funzionario russo appassionato di formaggi.

Ora, io amo il Gorgonzola. E' uno dei formaggi piu' buoni che esista. Soprattutto la variante - pesantissima - con inserti di mascarpone. Potete quindi capire i miei travagli di giovane idealista e buongustaio nello scoprire che:

"Comunismo e Gorgonzola sono opzioni incompatibili"

Alla fine sono riuscito a superare tale dicotomia, facendo delle scelte dolorose. Certo non vi diro' quali siano le conclusioni a cui sono giunto, vi diro' solo che:

"Ho fatto una scelta di pancia"

19 settembre 2008

Vampiro Sommelier

L'altro giorno ho incontrato un gruppo di vampiri che stavano decidendo come passare la serata. Quello che segue e' il riassunto della loro discussione:

-We raga, usciamo a bere stasera?-
-Bella li', ci sto dentro!-
-Dove andiamo?-
-Ho sentito dire che Vlad ha aperto un'emoteca giu' in citta'-

17 settembre 2008

Meglio soli che male accompagnati

Gli amici si vedono nel momento del bisogno...
per questo chiudo sempre a chiave la porta del bagno.

15 settembre 2008

Capre a Capraia

Periodo: 19/05/07
Fonte: la mia moleskine

Siamo arrivati poco prima del tramonto al vecchio edificio senza finestre, bianco sbiadito e un po' sdentato. Abbiamo appoggiato gli zaini e ci siamo guardati intorno, nel silenzio. Siamo arrivati nell'ora della sera in cui l'erba si piega al vento, lì, tra le rovine della colonia penale, nella parte nord dell'isola. L'ora in cui la luce si fa tenue e la pelle diventa fresca e tesa. Indossata una felpa ci siamo fatti una cicca nel sibilo lieve del vento, con la schiena appoggiata ad un muretto.

In bocca ancora il sapore della focaccia condita con rosmarino, colto sotto la cima frastagliata del monte Penna: eravamo seduti di fronte alla visione (già così lontana - poco più che una vertigine sbiadita -) delle scogliere a picco sul mare inquieto, che si aprivano come quinte teatrali fino a intersecare la linea blu dell'orizzonte e i pianori verdi.

Finita la sigaretta e prima che il sole scendesse siamo entrati e ci siamo acquartierati in una stanza vuota del primo piano. Muri candidi e pavimenti ricoperti di polvere di intonaco. Abbiamo steso le stuoie e i sacchi a pelo, disposto il cibo nel mezzo, e acceso una candela. Abbiamo consumato così la nostra solita cena frugale, a base di scatolette di legumi e pane leggermente stantio. Il sole nel frattempo ha finito di compiere il suo tragitto.

[...]

Mentre stavamo per metterci a dormire abbiamo sentito un rumore provenire dalle stanze buie del pianterreno. Sembrava un grosso animale. Siamo scesi con la frontale e abbiamo cercato in tutte le stanze, ricoperte di sterco e terra, senza esito. Ad un certo punto ho aperto la porta del sottoscala e lì, colto di sorpresa e un po' spaventato, ho incontrato Bianchina.

Bianchina è una capretta che aveva trovato rifugio, come noi, nell'edificio sdentato. Le abbiamo detto di uscire, che noi avremmo sbarrato il portone d'ingresso per la notte e lei non sarebbe potuta uscire. Ma lei ci ha fatto capire, con molta calma, che non ne aveva voglia: ci ha girato le spalle, si e' diretta nell'angolo piu' nascosto e li' si e' distesa, guardandoci con un espressione del tipo "io da qui non mi muovo". Allora ci siamo divisi equamente l'edificio: lei il piano sotto (anzi, il sottoscala) e noi quello sopra.

[...]

Bianchina stamatttina è venuta a chiamarci, per uscire. Con molta delicatezza ha salito le scale e ha fatto un piccolo belato da dietro l'angolo della porta, come a svegliarci con dolcezza. Appena sono uscito dal sacco a pelo ho sentito il rumore dei suoi zoccoli che ripercorrevano le scale in senso inverso. Sono sceso con gli occhi impastati dal sonno, in mutande e scarponcini. Lei aspettava col muso che sporgeva da una delle porte che danno sul corridoio principale. Mi ha guardato spostare la trave che bloccava il portone, e ha lasciato che mi spossassi a mia volta: a quel punto e' andata verso l'uscio, si è fermata sul ciglio, ha annusato l'aria, guardato a destra e sinistra, e lanciato un richiamo alle altre prima di uscire.

L'ho seguita fuori, nella luce dell'alba. Abbiamo pisciato assieme poi ci siamo voltati e siamo andati ognuno per la propria strada, lei a cercare le altre, io a ritrovare il caldo tepore del mio giaciglio.

12 settembre 2008

Che gente i Matti!

L'altro giorno, una persona che "lavora coi matti" mi ha raccontato di un suo paziente che le mostro' il disegno mooolto formoso del retro di un'auto... e vi scrisse:

"atTrazione posteriore!"

Quest'uomo non e' un matto e' un genio.

N.b. grazie a lafoliedesautres per la segnalazione.


10 settembre 2008

Campagna per i Diversamente "Alibi"

Dopo la lunga e stimolante chiacchierata con Talksina e Blindsight in “Diversamente Razzisti” abbiamo deciso di lanciare una campagna, politicamente scorretta, dei Diversamente Alibi:

"Tu sei diversamente cosa?"

Io, per esempio, sono diversamente glabro e le mie battute sono diversamente divertenti...

Se vuoi aderire alla campagna fai sapere a me e Talksina cosa sei tu, qui.

Lavoro e Sessualita'

Questa "leggera idiozia" la trovate sul sito di RU, al seguente indirizzo:

http://resistenzaumana.it/dubbio/lavoro-e-sessualita/

08 settembre 2008

Dolci Tibetani

Recentemente ho avuto modo di assaggiare il tradizionale dolce tibetano: Il Buddino.




05 settembre 2008

Diversamente Razzisti

Odio il politicamente corretto. Il politicamente corretto è subdolamente razzista. Basta guardare l'evoluzione che il termine handicappato ha avuto negli anni per rendersene conto.

All'inizio "handicappato" era un termine neutro, usato per indicare una menomazione fisica o psichica. Poi è invalsa nell'uso un'accezione offensiva del termine e allora si è preferito passare a "portatore di handicap". Solo che anche in questa nuova definizione la radice della parola (divenuta) offensiva era presente e allora si è passati a "disabile". A questo punto però non ci si è fermati e con triplo salto mortale, concettuale e linguistico si è coniato il termine "diversamente abile".

E a questo punto mi chiedo: cosa cazzo è un "diversamente abile"? A cosa serve questo termine? Per proteggere la diversità? Ma non ci rendiamo conto che questo termine la diversità la nega, riconducendo tutto ad un unico metro di riferimento? Parlando di diversita' (non di handicap) sarebbe come dire che:
  • un nero è diversamente bianco
  • un nano è diversamente alto
  • un omosessuale è diversamente eterosessuale
  • un cieco è diversamente vedente (da notare che già si usa il termine negante non vedente)
  • ...
Usare un termine come "diversamente abile" significa aver paura della diversità, provare vergogna per il fatto di poter sentir pena. Il politicamente corretto nasconde quindi un doppio razzismo:
  • Endogeno: significa razzisticamente non riconoscere come una persona realmente è, nei pregi come nei difetti (o nelle menomazioni), significa negare il suo essere (definendolo con la mancanza della qualita' contraria).
  • Esogeno: significa pavidamente lasciare spazio al razzismo, alla stupidità e alla prepotenza. Si abdica all'uso razzista del termine (che di per se' indica la qualita', l'essenza) preferendo, linguisticamente, negare la presenza di quella qualita'.
Da notare che nel razzismo endogeno ci sono due ulteriori livelli. Prendiamo ancora l'esempio di "handicappato":
  • Negazione Logica: usando il termine "disabile" (non-abile) abbiamo un polo, quello dell'abilita', e poi tutto il resto definito logicamente (e ontologicamente riconosciuto) solo attraverso la negazione del fatto di godere di quella qualita'. Quindi il secondo polo non ha dignita' sua propria ma esiste solo in funzione del primo, attraverso la sua negazione.
  • Negazione Ontologica: usando il termine "diversamente abile" invece c'e' una doppia negazione (logica e ontologica), il "non-abile", non esiste piu', esiste solo l'abilita' in varie declinazioni possibili. Il secondo polo, quello dell'handicap, e' stato a questo punto completamente riassorbito nel primo.
Non a caso gli omosessuali, che stupidi non lo sono affatto, hanno fatto una lunga lotta, tra le altre cose, per desemantizzare il termine "frocio".

Dimenticavo, io sono un diversamente glabro.

03 settembre 2008

Levi e Dintorni

Pare che Primo Levi avesse in progetto di scrivere un romanzo sull'Anonima Sarda:

"Sequestro un uomo"

01 settembre 2008

Papere ed Utopie



Oggi vi propongo un'opera grafica partita da un disegno che avevo fatto anni fa di una paperella che parla con la mamma e poi rimasto a lungo nel cassetto. Una volta che l'ho ripreso in mano e immesso sul computer si è piano piano trasformato, con l'aggiunta della tv e della domanda del paperotto, fino alla forma che vedete adesso.