05 settembre 2008

Diversamente Razzisti

Odio il politicamente corretto. Il politicamente corretto è subdolamente razzista. Basta guardare l'evoluzione che il termine handicappato ha avuto negli anni per rendersene conto.

All'inizio "handicappato" era un termine neutro, usato per indicare una menomazione fisica o psichica. Poi è invalsa nell'uso un'accezione offensiva del termine e allora si è preferito passare a "portatore di handicap". Solo che anche in questa nuova definizione la radice della parola (divenuta) offensiva era presente e allora si è passati a "disabile". A questo punto però non ci si è fermati e con triplo salto mortale, concettuale e linguistico si è coniato il termine "diversamente abile".

E a questo punto mi chiedo: cosa cazzo è un "diversamente abile"? A cosa serve questo termine? Per proteggere la diversità? Ma non ci rendiamo conto che questo termine la diversità la nega, riconducendo tutto ad un unico metro di riferimento? Parlando di diversita' (non di handicap) sarebbe come dire che:
  • un nero è diversamente bianco
  • un nano è diversamente alto
  • un omosessuale è diversamente eterosessuale
  • un cieco è diversamente vedente (da notare che già si usa il termine negante non vedente)
  • ...
Usare un termine come "diversamente abile" significa aver paura della diversità, provare vergogna per il fatto di poter sentir pena. Il politicamente corretto nasconde quindi un doppio razzismo:
  • Endogeno: significa razzisticamente non riconoscere come una persona realmente è, nei pregi come nei difetti (o nelle menomazioni), significa negare il suo essere (definendolo con la mancanza della qualita' contraria).
  • Esogeno: significa pavidamente lasciare spazio al razzismo, alla stupidità e alla prepotenza. Si abdica all'uso razzista del termine (che di per se' indica la qualita', l'essenza) preferendo, linguisticamente, negare la presenza di quella qualita'.
Da notare che nel razzismo endogeno ci sono due ulteriori livelli. Prendiamo ancora l'esempio di "handicappato":
  • Negazione Logica: usando il termine "disabile" (non-abile) abbiamo un polo, quello dell'abilita', e poi tutto il resto definito logicamente (e ontologicamente riconosciuto) solo attraverso la negazione del fatto di godere di quella qualita'. Quindi il secondo polo non ha dignita' sua propria ma esiste solo in funzione del primo, attraverso la sua negazione.
  • Negazione Ontologica: usando il termine "diversamente abile" invece c'e' una doppia negazione (logica e ontologica), il "non-abile", non esiste piu', esiste solo l'abilita' in varie declinazioni possibili. Il secondo polo, quello dell'handicap, e' stato a questo punto completamente riassorbito nel primo.
Non a caso gli omosessuali, che stupidi non lo sono affatto, hanno fatto una lunga lotta, tra le altre cose, per desemantizzare il termine "frocio".

Dimenticavo, io sono un diversamente glabro.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao. Mi è stato segnalato sul mio blog ciecomatto.net questo articolo sui diversamente abili.
Io sono cieca. Anzi. ciecata. Orba. VIP (dall'inglese, visually impaired person) anzi meglio supervip, visto che vip è il termine generico per indicare ciechi e ipovedenti. :)
Il problema del "politically correct" è tutto italiano! Infatti, qui dicono "non vedenti e ipovedenti", in inglese dicono "visually impaired people". Persone con la vista compromessa. PUNTO.
Non esistono neologismi e schifezze varie perché il concetto di blind, deaf, dumb (cieco sordo e muto), HIV+ (HIV positivo) sono concetti oggettivi che descrivono un dato di fatto, e insieme si mette sempre PERSON. Per cui non dici "a blind", ma "a blind person". Qua invece, quando parliamo, cerchiamo sempre l'etichetta. "i ciechi i sordi i muti i sieropositivi gli zoppi" dando come significato implicito che è + importante la condizione piuttosto che la persona.
Il termine CIECO, non è un'offesa caspita. Semmai, offende l'uso scorretto del termine cieco. Quando per esempio si dice "sono ciechi di fronte ai problemi del mondo", come per dire, SONO INDIFFERENTI AI PROBLEMI DEL MONDO; come se un cieco fosse, per il fatto di non aver gli occhi, automaticamente incapace di capire le cose a fondo.
Io credo che la debbano assolutamente smettere di parlare di "politically correct"; le cose saranno POLITICAMENTE CORRETTE nel momento in cui _i politici_ se ne occuperanno di più. E' inutile che si preoccupino di "non offendere la sensibilità" di chi che sia(che poi è solo la loro!), quando non ci sono semafori acustici da nessuna parte, né marciapiedi né dispositivi vocali al bancomat o nei mezzi pubblici, non mettono le multe a chi parcheggia male i mezzi di trasporto o non pulisce quando i propri animali domestici sporcano - salvo poi tirare il naso quando vedono un cane guida passare -, quando insieme con i rappresentanti delle associazioni di categoria (unione ciechi) organizzano le cene al buio (che diversamente pulito! vale a dire, che cagata!) :) con la scusa di "sensibilizzare sui problemi dei ciechi" quando in realtà lo fanno per aver la scusa come un'altra per mangiare e bere a scrocco, recependo tra l'altro un messaggio sbagliato sulla cecità, e poi uscendo...la vita di tutti i giorni torna quella di prima.
No. La devono piantare di trattarci come persone per cui aver pietà. Noi ciecati della pietà loro non ce ne facciamo proprio niente.
Sul termine handicappato: hanno invertito le parti.
Handicap, in inglese, vuol dire mancanza. Adesso se parli di handicappato, parli di uno socialmente svantaggiato generalmente, oppure a causa della sua condizione fisica mentre disabile è solo la condizione.
Invece secondo me almeno è il contrario. L'handicap è la mancanza oggettiva(handicap visivo/olfattivo/uditivo/ecc)
la disabilità è la conseguenza, più o meno grave, dell'handicap.
quindi io sono disabile - impossibilitata - a guidare, perché non vedendo chiaramente non posso aver la patente. Questo è quanto.
Però, credo che il problema in questione sia proprio stato creato da tutti quei disabili che sono stati educati, dalle loro famiglie per prime, con il pensiero che la condizione sia una cosa di cui vergognarsi, da non accettare, che loro devono mettere in risalto le proprie qualità + degli altri; peccato però che invece, le qualità le dobbiamo mettere in risalto tutti, indipendentemente dalle condizioni fisiche.
Smettiamola di farci prendere in giro, di usare i paroloni!
Non so se l'autore di questo blog sia un disabile o no cmq ha tutta la mia stima

Anonimo ha detto...

P.S. che diritto hanno, quelli che non provano sulla propria pelle n qualsiasi handicap, di decidere come noi ci dobbiamo o no offendere? Saremo sempre noi a decidere come voler esser chiamati o no? I documenti ufficiali usino il termine scientifico. Il dato di fatto; poi il singolo disabile, in linguaggio corrente, decida come farsi chiamare!

Laura Raffaeli ha detto...

ciao, ho accettato il tuo invito a visitarti ed eccomi qui, dopo elena che sta commentando anche nel mio blog ed ha scritto anche lei nel suo un bellissimo post, come questo suo commento qui.
hai un nome che ricorda troppo l'unione italiana ciechi e l'ens, il loro modo di fare e il loro modo di vivere e aggiornarsi al presente, un nome che per chi, come me, è una saetta, fa venire le bolle, ma almeno tu te lo sei scelto, noi il bradipismo di queste due associazioni no, e i fondi per i ciechi e i sordi vanno solo a loro, pertanto, con poche altre simili, da anni non esiste una vera campgna di sensibilizzazione e informazione, che abbiamo cominciato a fare da soli, io ed elena ne siamo un esempio.
la confusione e il caos non portano mai a niente di buono, pertanto hai ragione nel tuo post e non mi ripeto assieme ad elena, dico solo che condivido entrambi.
posso solo aggiungere che, essendo stata super vedente fino a 5 anni fa e poi cieca, questo è un paese che ostacola soltanto anziché aiutare chi, come me, intende vivere ancora e con dignità, perché io avrei perso solo vista e metà udito, non la mia personalità, la mia vita, il mio onore, ciao a presto (ti metto tra i blog preferiti nel mio), laura raffaeli

Bradipo ha detto...

Ciao Elena!

grazie per i commenti e le precisazioni. Li ho letti tutti di un fiato.

A proposito: no, non sono un disabile. Sempre che questo voglia poi dir qualcosa...

Un abbraccio

Bradipo ha detto...

Ciao anche a te, Laura!

ti ringrazio per la risposta, e ti assicuro che il mio nickname non ha nulla a che fare con le associazioni che tu citi... solo con un'aspirazione personale a prendere il mondo con piu' lentezza.

A proposito: se avete iniziative da promuovere saro' ben lieto di ospitarle.

Un abbraccio

Elena Brescacin ha detto...

ciao sono sempre quella del blog ciecomatto. Non era per chissà cosa, ho chiesto se eri o meno disabile, perché non è facile trovare persone senza handicap che ragionano in modo corretto; spesso e volentieri c'hanno un pietismo da far paura. Come se servisse poi!

Elena Brescacin ha detto...

iniziative da promuovere...c'è il blog di un mio amico "diversamente negativo" alias HIV+ che sta sulla nostra stessa lunghezza d'onda(il sito glielo ho regalato io non a caso). Il virus che parla e una petizione sull'aids sempre sua.
e naturalmente il ciecomatto
Laura promuove le sue se le sembra opportuno

Bradipo ha detto...

@Talkisa.

dimmi se ti piace l'idea: In un altro post si stava ragionando sull'idea (ironica e politicamente scorretta) di lanciare una campagna del tipo "tu sei diversamente cosa?".

Alcuni esempi:

Io sono "diversamente glabro",
C'e' una "diversamente bionda",
Una "diversamente settentrionale",
il tuo amico "diversamente negativo"

Elena Brescacin ha detto...

OK vada per la campagna politically scorrect..."tu sei diversamente cosa?" quella poi mettiamola anche sul ciecomatto, se me lo permetti!
Cmq non è talkisa ma talksina...non scriviamo diversamente cose giuste! Grazie! Politically scorrect si direbbe "famo attenzione!" :)
Cosa vuoi...quando si tratta di prender per il culo certi concetti e certi personaggi io trovo pane per i miei denti
ah, a proposito quel captcha là è diversamente comodo! Però non metterlo, darebbe il tuo blog in pasto agli spammer, che sono diversamente pochi e aggiustano diversamente le palle! :)
L'audio di 'sti captcha funziona una volta si e 3 no, ma non importa

Bradipo ha detto...

@ talksina,

allora e' fatta! Se l'idea ti piace puoi anche pubblicarla direttamente tu sulla tua pagina e ti linko io (oltre a darti una mano a fare pubblicita' alla capagna politicamente scorretta).

N.b. se riesco disabilito momentaneamente il captcha, e scusa per aver scritto malamente il tuo nick.

A proposito al momento sono diversamente triste! (allegro)

Elena Brescacin ha detto...

no no risolto captcha..
firefox aiuta sempre
firefox a differenza di IE c'ha una bella attrezzatura pro-ciecomatti...
se disabiliti i captcha succede che ti arriva spam, se no l'alternativa è quella di disattivare i captcha e chiudere l'accesso agli utenti anonimi. Vedi tu...

Laura Raffaeli ha detto...

le campagne sono in un'apposita sezione di blindsight project: pensavo che si vedessero già nel mio blog, tipo quella per il cane guida, il pedonal free, la sensorial raccolta... compresa la petizione sopracitata per l'aids, ciao grazie laura

Elena Brescacin ha detto...

ecco...campagna politicamente scorretta pubblicata sul ciecomatto!

Anonimo ha detto...

Scusate se non sono intervenuto pur essendo stato citato ma a differenza degli altri soprattutto di talksina a volte nella pausa del cazzeggio, lavoro pure! :) Seriamente: sono quello "diversamente negativo all'HIV". Proprio ieri sera un deficiente in un forum di HIV ha definito la parola "tossico" come un'offesa il problema è che questo personaggio pur non usando turpiloquio è uno palesemente falso che si permette di fare insinuazioni sulla vita altrui risultando gravemente offensivo nei confronti di tutti e dell'intelligenza umana soprattutto.
E allora come dovremmo chiamare chi assume sostanze stupefacenti? Se drogato e tossico sono offese dovremmo chiamarli diversamente astinenti?
Sarà pur vero che la parola "tossico" significa "nocivo" però nello specifico si dice tossico come abbreviazione di tossicodipendente non si sta indicando che quella persona è nociva, ma che è affetta da una dipendenza da sostanze tossiche. E allora io mi dovrei offendere tutte le volte che anziché "HIV positivo" o "sieropositivo" scrivono hiv+ o s+?
L'unica cosa mi offendo se mi danno del malato di aids perché l'aids è una condizione ben precisa cioè quando i valori del virus HIV sono alti - sopra le 60.000 copie virali - e i linfociti sono sotto i 200, perciò a me con 750 linfociti e viremia a -50, "non rilevabile" e di salute sto benissimo, anche se prendo la terapia per mantenere questa situazione stabile, malato lo possono dire a mamma loro perché lavoro e mi faccio un culo sodo peggio di tutti loro messi assieme.
P.S. Bradipo so del banner ma non ho alcuna idea su cosa disegnarci né da chi farlo disegnare. Vedi tu.
Buon WeekEnd diversamente soleggiato!

Anonimo ha detto...

La micca, la mucca, la Mecca…
Diversamente abili: con o senza virgolette?
Siamo tre fratelli: io,Toni e Bepi. Bepi è un bravo muratore che
s’è fatto praticamente da solo la casa che abitiamo, ma è sempre
in lite con le ombre dei bicchieri di vino.
Toni, invece, di professione fa il cuoco e nel tempo libero colleziona
lombrichi che (però) non serve a tavola.
Io, poareta, che non riconosco un forato da uno stufato (ma in
compenso non perdo un Festival di pinguini) scrivo poesie sulla
poppea (epopea?) di Remolo e Romolo.
Nonostante ciò, siamo stati diffidati dal presentare domanda
per ottenere l’indennità di accompagnamento pena una denuncia
per “tentata truffa ai danni dello Stato” e dopo averci intimato
di rispondere a questo quiz: che differenza c’è tra la micca,
la mucca e la Mecca?
Nessuna, ci hanno urlato dopo un po’, spazientiti.
Perché se hai fame mangi la micca, se hai sete mungi la mucca,
se hai fede ti rivolgi verso la Mecca.
Io,Toni e Bepi, che siamo diversamente abili senza virgolette,
siamo rimasti per un po’ interdetti, mentre loro che avevano
ascoltato tante relazioni di illustri personaggi in altrettanti convegni
sull’argomento e che si nutrivano di leggi e circolari…
diversamente leggibili, ci invitavano a capire, almeno!,
che talvolta una vocale o una condizione barattata con una definizione
ti può cambiare la vita.
Come pirlescamente credono quegli allegri burocrati e convegnisti
di professione, i quali, anziché tradurre con linguaggio
semplice in scelte concrete leggi e circolari, insistono a perder
tempo intorno alla locuzione “diversamente abili” avendo
cura di usare le virgolette.
Maria Taccol
Redattrice Notiziario Anfass
(Associazione nazionale famiglie di disabili intellettivi e relazionali)

Anonimo ha detto...

io trovo offensivi questi termini..le persone umane sono persone...questo diversamente è soltanto un ulteriore segno di discriminazione e offesa
La base è l'incapacità di guardare oltre i difetti fisici più o meno gravi, poi cmq un conto è una persona con handicap più o meno gravi, ma la storia della pelle o della gente bassa è assurda
Cioè qualcuno mi dice dove sta scritto che solo chi ha la pelle chiara ed è di altezza media è "normale"?
ma che vadano a cagare